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Non riesco a smettere di leggere le notizie che arrivano dal giappone con tutte le immagini connesse. Mi sembra di tornare ai tempi dello tsunami del 2006, con quel senso di impotenza, di assoluta debolezza che sono secondo me devastanti rispetto all'arroganza con cui abitiamo e distruggiamo il pianeta che abitiamo.
Se guardiamo a tutto ciò che ci circonda, è chiara la visione di una società che è semplicemente autodistruttiva, autolesionista. Nell'economia ci siamo fatti male da soli, con trick finanziari che hanno colpito i più deboli, la guerra è la pratica più comune nella soluzione delle dispute, stiamo devastando la terra con una gestione folle delle risorse, fino a dove ci spingeremo?
E mentre siamo tutti presi a fare danni, a costruire centrali atomiche in zone ultrasismiche, a maltrattare e contenere la natura quanto più possiamo, ecco un semplice evento naturale, un terremoto, che genera quello che abbiamo visto nelle immagini di questi giorni. E la cosa peggiore è che finita l'onda d'urto emotiva torneremo a fare le porcate di sempre, con l'abituale incoscienza. Già, ma fino a quando?
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